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MONOKINI 44m Fast Baglietto vince il prestigioso Compasso d’Oro ADI 2016

MONOKINI il 44m FAST Baglietto è stato insignito ieri del prestigioso Premio Compasso d’Oro ADI 2016. Giunto alla 24esima edizione, il premio costituisce uno dei più antichi ed importanti riconoscimenti dedicati al design a livello internazionale.

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Le selezioni ADI Design Index sono state condotte dall’Osservatorio Permanente del Design, costituito da una commissione di esperti, designer, critici, storici e giornalisti specializzati, che hanno poi passato il testimone ad un’autorevole giuria internazionale composta da Cinzia Angussola D’Altoè Sacchetti, Marc sadler, Gabriella Bottini, Mugendi K. M’Rithaa, Yossef Schvetz, Walter Maria De Silva e Toshiyuki Kita. Monokini si aggiudica il Compasso D’Oro “per la reinterpretazione di un archetipo e di una tradizione marinara con l’introduzione di tecnologie innovative”. 

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L’evento di premiazione si è svolto  a Milano nella raffinata cornice di Palazzo Isimbardi, alla presenza del Presidente dell’Associazione per il Disegno Industriale Luciano Galimberti e di importanti autorità, tra cui il Presidente di FederlegnoArredo Roberto Snaidero.

A ritirare il premio, Raffaella Daino, Head of Communication and Marketing dello storico cantiere spezzino dal 2012 parte del Gruppo Gavio, insieme ai designer Francesco Paszkowski e Alberto Mancini: “Ricevere il Compasso d’Oro ADI è per noi motivo di profondo orgoglio – sottolinea Raffaella Daino – Monokini ha aperto la strada al nuovo corso Baglietto e questo riconoscimento così prestigioso ci dimostra che abbiamo intrapreso la strada giusta. Questo deve rappresentare per noi lo stimolo a fare sempre meglio, puntando costantemente e con la massima dedizione al raggiungimento dei più alti standard qualitativi, mantenendo fermi i presupposti di artigianalità Made in Italy e di innovazione che ci contraddistinguono da sempre”.

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Realizzato in alluminio, lungo 44m e della larghezza di 8,30m, il M/Y MONOKINI porta la firma di Francesco Paszkowski Design per le sue linee esterne filanti e slanciate. Gli interni sinuosi e morbidi sono stati ideati dal designer Alberto Mancini. Lo studio ingegneristico dell’architettura navale dello yacht – che può ospitare 10 passeggeri in 5 cabine, collocate sul ponte inferiore, oltre a 8 membri di equipaggio – porta invece la firma di Baglietto.

Gli interni si ispirano chiaramente all’aviation design e si distinguono per l’accostamento di diversi materiali – acero sicomoro, acciaio e pelle – che si combinano in sfumature cromatiche morbide e raffinate, giocate sui toni del panna, beige e grigio.

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I mobili, sia indoor sia outdoor, sono custom made: i divani dalle linee sinuose foderati in lino Rubelli color tortora, i coffee table in acciaio, vetro e pelle nabuk ed il tavolo dining in wengè scuro ed acciaio satinato, le lampade che accostano acciaio, shantung di seta e pelle nabuk. L’acciaio satinato delinea con sobria eleganza le forme di maniglie, masselli e anti rollii.

Grazie ai due motori MTU da 3600hp, l’imbarcazione può raggiungere la ragguardevole velocità massima di 30 nodi, mentre i 4 stabilizzatori all’ancora di cui è dotata garantiscono una perfetta stabilità, anche in mare aperto.

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  1. Baglietto storico cantiere spezzino? ma almeno documentatevi prima di scrivere sciocchezze! Mio nonno lavorava nella ‘storica’ sede di Varazze…

    1. Post comment

      Top Yacht Design says:

      Umberto Amanto ha ragione, Baglietto è sempre stata una delle eccellenze nautiche di Varazze. L’errore, paradossalmente, nasce perché è stato denominato spezzino nel comunicato stampa redatto dallo stesso cantiere e l’autrice del pezzo, essendo stata la barca varata nel nuovo cantiere di Spezia, non se ne è resa conto. Ce ne scusiamo e ringraziamo Umberto Amato per avercelo ricordato

      1. È triste quando un’azienda perde la memoria di se stessa, anche solo affidandosi a un ufficio stampa superficiale. D’altra parte della dinastia di progettisti e costruttori ormai è rimasto solo il nome.