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Seatius, Southern Wind Shipyard

«Quando ha visto i disegni del SW 96 ne è stato conquistato», racconta Jim Schmicker, vice presidente di Farr Yacht Design che da 30 anni collabora con Southern Wind. Conquistato, ma sempre con le idee molto chiare su come doveva essere la sua barca. E l’idea era molto semplice: doveva essere veloce per navigare in tutto il mondo.  

Primo esemplare orientato alle regate. Secondo esemplare impostato per le lunghe crociere, anche con equipaggio ridotto. Due differenti interpretazioni per altrettanti Southern Wind 96 che hanno portato rispettivamente a Sorceress, varato nel 2016, e a Seatius, sceso in mare a marzo 2018. Le firme della serie SW96 sono quelle storiche con Farr Yacht Design per l’architettura navale mentre il general concept vede, accanto al cantiere e a Farr Design, lo studio Nauta Design che sigla anche exterior e interior design. Un mix che ha attratto e convinto l’armatore di Seatius che prima di dare il via al suo Southern Wind, ha compiuto un lungo percorso che lo ha portato non solo a visitare più volte il cantiere di Cape Town, ma anche a navigare a lungo, in crociera e in regata, su vari Southern Wind. 

«Sapevamo di avere in Sorceress un grande punto di partenza», prosegue Schmicker. «La sfida era mettere a punto alcuni elementi per renderlo più cruising oriented». D’altra parte la base era più che solida e le qualità su cui sviluppare Seatius erano già nel progetto della serie SW96.

Un’imbarcazione di 31,4 metri f.t. (29,39 metri escluso il bompresso), larga 6,95 metri, estremamente equilibrata, con uno scafo in grado di assicurare una navigazione confortevole, dotata di doppi timoni e sistema di timoneria molto efficaci e di un’organizzazione delle manovre e di un piano velico facili da gestire.

Gli interventi per dare, come richiesto, uno yacht veloce per navigare in tutto il mondo in comfort e sicurezza si sono quindi limitati a disporre le rotaie del fiocco da trasversali a longitudinali e alla sistemazione del bompresso che riunisce sistema di ancoraggio, scotta di manovra del gennaker e avvolgitore del Code Zero. 

Più importanti le modifiche apportate alla zona di poppa che è stata adeguata ai desiderata armatoriali. «Le particolarità sono molte, a cominciare dal pozzetto» spiega Massimo Gino di Nauta Design. «Mentre quello di Sorceress aveva un’impostazione classica con le due timonerie con una grande area prendisole tra queste e il pozzetto ospiti, Seatius ha, a prua delle due timonerie, altrettanti spazi prendisole laterali con al centro un passavanti che porta al pozzetto ospiti. Il tutto si sviluppa sul medesimo piano di calpestio. In questo modo, per raggiungere il pozzetto da poppa, non ci sono scalini da superare. Inoltre, il passavanti è utile quando la barca è sbandata». 

Per soddisfare la voglia di lunghe navigazioni dell’armatore gli interventi hanno interessato altri aspetti del layout esterno del nuovo SW96. In particolare è stato introdotto un elemento inconsueto su un Southern Wind. «Il pozzetto ospiti è riparato da un hard top», prosegue Gino, «mentre un bimini amovibile in fibra di carbonio ripara ciascuna timoneria.

Due innovazioni rispetto al primo SW96 introdotte per dare comfort e sicurezza, ma che rendono il layout di Seatius particolarmente moderno». La comodità è l’imperativo anche negli interni sviluppati con il punto fermo della tradizione Southern Wind: la suite armatoriale a prua. «Uno spazio più ampio di quanto non fosse nel primo SW96 grazie all’impostazione con tre cabine», sottolinea Gino. 

Subito a poppa dell’armatoriale c’è una cabina vip mentre a poppa del living si trova la terza cabina per gli ospiti: una doppia. Proseguendo si trovano la cucina con la dinette dell’equipaggio, la cabina del comandante (molto ampia con bagno dedicato, cosa insolita per una zona equipaggio), quella dei marinai e la zona carteggio dalla quale si sale alle timonerie. «Per gli interni abbiamo lavorato con un decoratore olandese incaricato dall’armatore», spiega Massimo Gino. «E insieme agli armatori abbiamo cercato il miglior equilibrio tra le geometrie degli ambienti e una tavolozza di legni chiari e scuri che creano un contrasto piacevole», concude. 

Seatius, è la  54esima imbarcazione varata  da Southern Wind, ma sicuramente avrà un posto di rilievo nella produzione del cantiere: «Sin dall’inizio», spiega Niki Jennings technical coordinator di Southern Wind, «era chiaro che questo armatore aveva un occhio attento ai dettagli e avrebbe richiesto il più alto standard di costruzione. Il rapporto che si è instaurato con lui ci ha spinto a livelli ancora più elevati e l’esperienza acquisita andrà sicuramente a vantaggio delle nostre prossime costruzioni».

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