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Nasce Amasea Yachts, un nuovo concept di catamarani a motore

Presentato in anteprima a fine marzo a Monte Carlo, Amasea Yachts è una new entry nel mondo della nautica che produrrà catamarani costruiti con una filosofia completamente nuova. Invece che con la tradizionale vetroresina, gli scafi saranno infatti costruiti in alluminio. Inoltre avranno tre ponti al posto dei classici due.

Sono pensati per avere un’autonomia atlantica, e sono attrezzati con speciali celle per il compostaggio dei rifiuti, per poter rimanere almeno sei settimane in mare senza bisogno di fare scalo. Il primo modello, quello presentato a Monaco, è un 25 metri con esterior design e architettura navale firmati da Albert Nazarof, che è specializzato nella progettazione di catamarani veloci.

La produzione sarà limitata, offrirà un livello qualitativo estremamente alto e consentirà all’armatore di personalizzare completamente gli interni. 

«Ho deciso di tornare a disegnare barche quando mi sono reso conto che il catamarano che cercavo, un 25 metri per esplorare il mondo, in realtà non esisteva.», spiega Jack Wijnants, il fondatore di Amasea, un ingegnere elettronico, grande esperto di mare, che già in passato era stato a capo di cantieri navali. «erano tutti o troppo costosi, o avevano interni che non potevano essere personalizzati e che utilizzavano materiali scadenti. O, ancora, c’era poca privacy perché sia l’equipaggio sia gli ospiti usavano la stessa galley. La storia di Amasea è nata così, per riuscire a costruire il mio catamarano ideale», conclude.

Con una lunghezza e un baglio simili ai maggiori competitors nella fascia dei 78 piedi, l’Amasea 84/25 metri ha un ponte in più e aree dedicate solo all’equipaggio. Il fatto di avere due ponti invece di tre consente infatti una maggior flessibilità in termini di layout. La suite armatoriale, per esempio, può essere posizionata sia sul ponte principale sia sul lower deck. E ci sono due galley: una per gli ospiti e una più piccola per l’equipaggio. 

Per la costruzione di scafo e sovrastruttura in alluminio alloy 5083, Amasea ha basato il suo cantiere in Turchia. Lo scafo avrà rinforzi strutturali che gli consentiranno di navigare anche alle latitudini più estreme. Altro concept nuovo è quello che riguarda gli interni. L’allestimento è infatti interamente lasciato all’armatore che può avvalersi della collaborazione di un suo designer di fiducia. 

L’idea, infatti, è quella di costruire scafo e sovrastruttura in Turchia e di sposare poi lo scafo in un cantiere italiano o olandese (sono in corso trattative a riguardo) per le rifiniture e gli allestimenti. 
Il primo esemplare, che è da 25 metri, è in costruzione e dovrebbe essere terminato in 18/20 mesi. Per le unità successive il tempo di costuzione è stato stimato in 13/16 mesi e la produzione limiatate a sette scafi all’anno. 

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