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Feadship vara il 99,5m Moonrise

Con il varo del Moonrise di 99,95 metri è nata una nuova stella nel firmamento Feadship. Recentemente varata dal cantiere di Makkum, Moonrise offre linee eleganti e sensuali che si abbinano a un profilo possente.

Disegnata dallo Studio De Voogt, ha dettagli eleganti, lunghe finestrate e una prua verticale decisamente importante. 

Oltre alla sua lunghezza imponente, Moonrise ha anche un volume impressionante dato dal baglio di ben 15,50 metri. Ciò ha permesso di avere volumi interni davvero generosi che consentono a Moonrise di ospitare 156 persone in otto cabine doppie, oltre a quelle dei 32 membri dell’equipaggio. 

Tra gli atout di questo scafo ci sono una silenziosità mai raggiunta prima dal cantiere, la sovrastruttura interamente ricoperta in vetro, l’eliporto sul ponte di prua e il beach club a poppa che dispone anche di palestra e wellness area. 

I cileni alti dominano sia all’esterno che all’interno, con ponti a filo che completano una transizione senza soluzione di continuità verso l’interno. Quest’ultimo presenta uno stile sofisticato ma minimalista ed è firmato da Rémi Tessier Design. 

I motori Twin MTU consentono a Moonrise di raggiungere 19,5 nodi, mentre la sua velocità di crociera è di 16 nodi, con stabilizzatori Quantum che garantiscono una guida confortevole in ogni momento.

Come ogni nuovo Feadship, Moonrise beneficia della massima attenzione alla responsabilità ambientale. Sui motori principali e sui generatori sono stati per esempio installati dei sitemi di pulizia dei gas di scafico, mentre un innovativo sistema di recupero del calore installato sui generatori consente di riscaldare l’acqua della jacuzzi di Moonrise utilizzando molta meno energia elettrica. E un sistema certificato ECO per il posizionamento dinamico facilita l’utilizzo del generatore nella modalità più eco possibile. 

L’architettura navale di Moonrise è stata ottimizzata per offrire il massimo comfort sia in navigazione che all’ancora. La sua elica e le appendici sono state progettate per garantire livelli minimi di rumore sott’acqua, riducendo sia l’impatto dello yacht che i livelli sonori interni.

Se a tutto ciò si aggiungono un’elevata autonomia generale, un’autonomia di crociera ben più che transatlantica, un design aerodinamico dello scafo e strutture all’avanguardia per il trattamento e lo stoccaggio delle acque reflue è evidente come uno scafo tardato Feadship diventi ancora una volta il punto di riferimento per l’efficienza nel senso più ampio del termine.

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